giovedì 22 ottobre 2009

Un Itinerario ..... continua 4° parte

Carissimi,
mi permetto di continuare il discorso iniziato tempo fa con la quarta parte, spero sia una lettura che vi aiuti. Rimango sempre a vostra disposizione.
Buona Lettura.

vostro don Marco
INTELLIGENZA


Quando entro in relazione con lui, io entro con tutta me stessa, con l'intelligenza per comprendere cosa la Parola dice a me oggi. Però non razionalizzando, non cercando ciò che mi conferma nelle mie convinzioni. Il Signore non si muove sulla linea della logica razionale e ragionevole ma usa un'altra logica. Due più due, per Lui, non fanno quattro, basti pensare che per moltiplicare dice di dividere (cinque pani e due pesci), per aggiungere dice di togliere (giovane ricco). Ecco perché la ricerca della volontà di Dio non è il premio per chi ce l'ha fatta ad arrivare alla tavola apparecchiata sulla cima del monte: "ecco ho capito che cosa il Signore mi chiede, sono a posto sono arrivato. La ricerca della sua volontà è il pranzo a sacco di chi viaggia in montagna.
Non si tratta di capire ed eseguire un programma prestabilito ma di far nascere una fedeltà. Ricercare la volontà di Dio è fatica feconda di chi continuamente si lascia mettere in discussione, di chi si apre all'orizzonte di Dio, ai suoi piani infiniti, ai suoi sogni più grandi. Cercare e trovare la volontà di Dio non è una tappa che si esaurisce nel momento decisivo delle scelte della vita ma diventa un atteggiamento di attenzione per inserirmi, in modo attivo e, direi, con passione, in questo tempo, in questa storia e amare questo mondo, l'uomo di oggi pur con tutte le sue contraddizioni.

I MOTOCICLISTI MODENESI.....viva il Lambrusco

Poco tempo fa alcuni motociclisti di Modena si sono fermati al gate 31 e noi carabinieri che abbiamo fatto secondo voi? Subito amicizia.
Sembrava che ci si conoscesse da 30 anni. sono stati li con noi più di un'ora a parlare con noi.
Ci ha fatto piacere il fatto che abbiano voluto farsi fare una foto con noi mas oprattutto che uno dei tre (il commercialista Mirko) si sia ricordato di noi e mi abbia inviato una mail con le foto di quel giorno.
Se qualcuno le vuole basta domandarmele.
Ciao a tutti e buon lavoro da Old Warrior

martedì 20 ottobre 2009

e noi italiani cosa cantiamo all'alzabandiera?




COSA DICE IL NOSTRO AMATO INNO NAZIONALE?

Spiegazione inno nazionale "Fratelli d'Italia"
Purtroppo pochi italiani conoscono il significato dell'inno nazionale.Qualcuno ne canticchia le parole durante le partite della nazionale,senza conoscerne il significato e senza sapere che quella è solo una parte dell'inno.

Testo integrale:
Fratelli d’Italia
L’Italia s’é desta;
dell’elmo di Scipio
S’é cinta la testa.
Dov’é la Vittoria?
le porga la chioma,
ché schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò.
Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò, sì!
Noi siamo da secoli
Calpesti e derisi,
perché non siam popolo,
perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica
bandiera, una speme:
di fonderci insieme
già l'ora suonò.
Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò.
Uniamoci, uniamoci!
L’Unione e l’amore
riivelano ai popoli le vie
del Signore;
Giuriamo far libero
il Suolo natio:
uniti, per Dio,
chi vincer ci può?
Stringiamoci a coorte,
Siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò.
Dall’Alpe a Sicilia
dovunque é Legnano:
Ogn'uom di Ferruccio
ha il cuore e la mano;
i bimbi d’Italia
si chiaman Balilla;
il suon d’ogni squilla
i vespri sonò
Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò.
Son giunchi che piegano
le spade vendute:
già l’Aquila d’Austria
le penne ha perdute;
il sangue d’Italia
e il sangue polacco,
bevé, col cosacco,
ma il cuor le bruciò.

Spiegazione note :

l'elmo di scipio è l'elmo del generale romano Publio Scipione l'africano che sconfisse Annibale nella battaglia di Zama,di cui si cinge figurativamente la testa l'Italia per entrare in guerra con l'Austria.

la Vittoria è la dea della vittoria,che da antica tradizione è destinata ad essere schiava di Roma e deve porger la chioma per tagliarla (poichè le schiave a differenza delle donne libere erano solite portare i capelli corti)

la coorte in cui stringersi è un'unita di combattimento dell'esercito romano che rappresentava la decima parte della legione.

nella seconda parte va chiarito che il testo è scritto nel 1848 quando ancora l'Italia non esisteva poichè divisa in 7 stati:Stato pontificio,Regno delle 2 Sicilie,Regno lombardo-veneto,Regno di sardegna,granducato di Toscana,ducato di Modena e Ducato di Parma.

Legnano è la località in cui i comuni italiani guidati da Ferruccio vinsero il Barbarossa nel dodicesimo secolo.

Balilla è il nome con cui viene ricordato Giambattista Perasso,il ragazzo divenuto simbolo della rivolta genovese contro gli austropiemontesi scoppiata il 5 dicembre 1746.

Il suon d'ogni squilla significa il suono d'ogni campana con cui nelle chiese la sera del 30 marzo 1282 si chiamavano i cittadini alla rivolta,deirra appunto dei vespri, contro gli angioini.

le spade vendute indica le truppe mercenarie,deboli come giunchi.Un verso che fu censurato dal Piemonte,che indicava gli austriaci,il cui giogo era presente sul suolo italico e che assieme ai cosacchi (russi) smembrarono la polonia nel 1795.Ma come profetizzato nel testo il sangue italiano e polacco versato,ricadde su di essi (il cor le bruciò) .

OLD WARRIOR

lunedì 19 ottobre 2009

Illibatezza


Sicuramente il riferimento non è casuale, i suoi colleghi hanno voluto ironizzare su quello che è, "l'apparato destinato alla procreazione", di proprietà del milite più attivo fisicamente in questa missione, sicuramente il più inibito, ma non per questo bisogna depositare dei fiori alla memoria...ci auguriamo che risusciti...almeno per orinare, ma no...abbiamo fiducia nelle capacità del ragazzo, qualcos'altro ci scappa.

Ma all'alzabandiera che cantano sti polacchi?







L'inno polacco è stato composto a Reggio Emilia nel 1797 dal Tenente di cavalleria polacco Jozef Wibicky.
Il 30 giugno 1797, 800 soldati di fanteria polacchi (altri 500 li raggiunsero due giorni dopo) al seguito delle truppe napoleoniche fecero ingresso in Reggio Emilia per sedare alcune sommosse messe in atto dagli aristocratici contro il nuovo potere repubblicano della neonata Repubblica cispadana (5 mesi prima era nato il tricolore).
I polacchi erano guidati dal generale Jan Henryk Dabrowski, per il quale il tenente Wibicky (preso dalle gesta eroiche del momento) compose una mazurka che venne suonata per la prima volta tra il 10 e l'11 luglio 1797.
Passata alla storia come la mazurka di Dabrowski, nel 1926 divenne l'inno nazionale polacco.
Il 200° anniversario fu festeggiato ufficialmente il 5 luglio 1997 in Reggio Emilia alla presenza delle autorità politiche, militari e religiose polacche.

La traduzione approssimativa del testo:

Canto dell'armata polacca in Italia (mazurka di DABROWSKI)
ancora la Polonia non è finita
finchè vivremo tutto ciò che la potenza straniera ha conquistato
noi ci riprenderemo con la spada
vai, vai Dabrowski

in Polonia, dalla terra italiana,

seguendoti

ci uniremo ai polacchi

Come Czarniecki e Poznan

tornava traversando il mare

per salvare la Polonia

dopo la guerra con la Svezia
Vai, vai....

traverseremo la Vistola

traverseremo Warta

saremo polacchi

Bonaparte ci ha dato un buon esempio

su come dobbiamo vincere

Vai, vai....

il tedesco il moscovita non potranno stare qui

se noi saremo d'accordo

per salvare la Polonia

Già un padre alla sua Basia dice tutto piangente

Senti, si dice che i nostri incomincino a tambureggiare (la battaglia)

Vai, vai......

basta con questa schiavitù

abbiamo le nostre falci e le nostre kosciuszke

Dio ce lo permetterà





From Old Warrior

Carissimi AMICI di Eulex,

da quando il vostro collega mi ha dato la possibilità di scrivere sul vostro BLOG, non manco mai di farlo e forse scrivo o offro troppo materiale, ma credo molto che tutto possa servire a migliorarci e crescere, così questa sera vi offro questa preghiera.

La preghiera è un'elemento fondamentale della vita del Cristiano, pertanto non sprecare nessuna occasione e passa dalla nostra chiesetta e fermati qualche istante a far visita al Signore, TI ASPETTA e mi chiede ogni giorno di te....

tuo don Marco



MANDAMI QUALCUNO DA AMARE


Signore, quando ho fame, dammi qualcuno che ha bisogno di cibo,
quando ho un dispiacere, offrimi qualcuno da consolare;
quando la mia croce diventa pesante,
fammi condividere la croce di un altro;
quando non ho tempo,
dammi qualcuno che io possa aiutare per qualche momento;
quando sono umiliato, fa che io abbia qualcuno da lodare;
quando sono scoraggiato, mandami qualcuno da incoraggiare;
quando ho bisogno della comprensione degli altri,
dammi qualcuno che ha bisogno della mia;
quando ho bisogno che ci si occupi di me,
mandami qualcuno di cui occuparmi;
quando penso solo a me stesso, attira la mia attenzione su un’altra persona.
Rendici degni, Signore, di servire i nostri fratelli
Che in tutto il mondo vivono e muoiono poveri ed affamati.
Dà loro oggi, usando le nostre mani, il loro pane quotidiano,
e dà loro, per mezzo del nostro amore comprensivo, pace e gioia.


Madre Teresa di Calcutta