giovedì 27 agosto 2009

Ciao Gaetano

Gli eventi non arrivano perché vengono cercati, è il destino che li invia a noi, dobbiamo solo valutarne la natura...tristi o lieti. Purtroppo quello che ha colpito tutti noi che ci troviamo in Kosovo è stato triste, colmo di dolore, come un macigno si è abbattuto su quello che doveva essere un normalissimo cambio di turno al tribunale di Mitrovica, qualcuno ha sussurrato che era morto, tutti a chiedersi... ma chi? Gaetano! (io personalmente lo conoscevo come Ruggiero, il suo cognome) ha avuto un incidente in moto, la sua moto. Pochi giorni prima nel corso di qualche servizio insieme, si conversava su quello che avrebbe fatto sulla la sua Honda appena sarebbe rientrato a Gorizia, ci raccontava alcuni aneddoti vissuti a cavallo di quel veicolo che lui tanto amava, la amava tanto da porla (anche se ironicamente) davanti alla moglie.
Perchè hai voluto girare quella manopola sino all’estremo, non dovevi farci notare niente, dovevi solo tornare tra noi, ti aspettavamo...invece, invece qualcuno ha deciso che dovevi andare...Ciao Gaetano, per poco ho potuto apprezzare la tua sincerità, la tua compostezza, nonostante esternassi palesemente la tua disapprovazione su certe decisioni, alle quali però...con spirito e sacrificio, assecondavi. Non vorrei sembrarti inopportuno, ma voglio ancora porgerti un ultimo saluto, essendo certo di condividere anche quello di tutti i colleghi con i quali, in questo inizio di missione qui in Kosovo, hai vissuto la tua ennesima fuoriuscita dalla patria, tra la gente la quale sente e ha il bisogno di conforto, perchè anche tu, nel tuo piccolo, hai disseminato sostegno a chi si è perso d’animo, ed è anche vero che, tra le spine nascono le rose...ancora CIAO GAETANO.

domenica 23 agosto 2009

EULEX

Chiunque abbia stipulato qualcosa con EULEX, ha tutte le facoltà per poterlo fare, (altrimenti non avrebbe tale titolo) per tanto, rientrando nel ruolo esecutivo... eseguiamo, però... possiamo esprimere un’opinione a riguardo? per cui, la mia opinione (credo di esprimere anche quella di qualcun’altro senza convertirla) in merito vorrei interpretarla senza che influisca o condizioni l’operato di chi ha già deciso quale sia la nostra sorte, di qualsiasi livello, prevedendo già che sia ininfluente su quanto già messo nero su bianco. (non credo di avere poteri decisionali a riguardo)

Si sentono, circolano, ma soprattutto colmano le nostre bocche, lamentele, opinioni, esternazioni di qualsiasi genere, in relazione alla missione: -breve commento- EULEX in Kosovo, (European Union Rule of Law Mission in Kosovo) la quale è stata approvata dall'Unione Europea il 16 febbraio 2008 consiste nell'invio di 2000 persone, la missione è europea e non deriva da una risoluzione ONU; tuttavia essa recepirà le funzioni svolte dalla missione ONU UNMIK e seguirà in parte, quanto previsto dal piano stilato dal rappresentante ONU Martti Ahtisaari.

Uno degli obiettivi di questa missione è quello di aiutare le Autorità del Kosovo (auto proclamatisi stato indipendente il 17.02.2008 e riconosciuto parzialmente a livello internazionale) a costruire uno stato di diritto, (ma quando?) prestando particolare attenzione alle vicende legate alla magistratura, alle multietnicità della polizia,  sia nel sistema doganale che in quello del contrasto alla criminalità. 

Pur avendo intrapreso con largo anticipo, determinate problematiche legate alla missione, la stessa, viene approvata appena un giorno in anticipo rispetto alla lungamente annunciata data dell'autoproclamazione dell'indipendenza (tale anticipo era stato richiesto da numerosi stati europei). A partire dal febbraio 2008, sono stati inviati in Kosovo circa 2000 persone (forze di polizia, magistrati, personale addetto alle dogane) prevedendo una durata della missione di 24 mesi. (nutro seri dubbi che si allunghino per raggiungere risultati sufficienti a colmare lo stato delle cose in questa terra) Considerando che i poteri di EULEX sono esecutivi in maniera tale da poter agire dove necessario, (cioè dappertutto) da gestire il paese in forma di protettorato, cercando di sostituirsi all’iniziativa ONU, per il tempo necessario al completamento della  transizione del paese -. 

Insomma, ci sarebbe ancora tanto da dire su quello che sono le funzioni di EULEX in questo Stato,(bho!? chi lo sa?) organizzazione alla quale NOI, facciamo parte come forza di polizia e come tale dovremmo essere considerati, sotto qualsiasi forma, soprattutto quella economica, poiché le cifre che si sentono fanno accapponare la pelle, ma quello che più desta clamore è, che, per ottenerla, sembra che ci si debba rivolgere ad un legale, ma come? è veramente necessario che ci si avvalga di un avvocato per ottenere quello che ci spetta? ma chi ha stipulato qualcosa tra EULEX e NOI che ne facciamo parte, (almeno per sei mesi) possiamo essere messi a conoscenza di quanto pattuito, o siamo merce di scambio?  possibile che i nostri vertici abbiano stipulato, senza che un nostro organo sindacale abbia preso parte a tale contrattazione? e se c'erano cosa facevano? sempre le voci svolazzanti, recitano che è stata fatta un'istanza in merito e che ancora non c'è risposta... chiedere è lecito, rispondere è cortesia. Alla verità è concesso solo un breve trionfo fra due lunghi spazi di tempo in cui è, prima condannata come paradossale, e poi schernita come banale (Arthur Schopenhauer). Staremmo a vedere l'evolversi della situazione, intanto continuiamo con questa missione, la quale si presenta comunque interessante, sotto ogni profilo.

Purificazione dello Spirito.




Ci sono momenti in cui c’è o si sente il bisogno di invocarci  al Signore, chiedendo un sostegno spirituale per poter  assolvere al meglio questo impegno missionario, lontano dalle nostre famiglie, quale sia il momento giusto? non importa, però ci è data la possibilità di farlo, infatti, all’interno della base MSU , è esistente una graziosa cappella, condotta dal cappellano militare Don Farace, il quale, tutte le domeniche alle 10,30, il mercoledì e il giovedì pomeriggio è presente per esercitare quelle che sono le sue funzioni religiose e sostenitrici nello spirito in terra Kosovara. Si sente veramente il bisogno di condividere questi attimi di dispersione dell'animo, pertanto cercare conforto in Cristo, diventa per ognuno di noi, modello di vita.