giovedì 21 gennaio 2010
Benvenuti
mercoledì 20 gennaio 2010
STOP alle telefonate
martedì 19 gennaio 2010
saluti dall'Italia..
Ragazzi adesso che leggo questo blog mi tornano in mente tutti i momenti belli della missione passata insieme.. le serate in base a giocare a carte o a boccette, e ancora più belli i "tour" per le città del kosovo, tipo a Peja o a Prizren o Decani e qualcuno pure è andato a Skopje, certo non si poteva però! Questa è stata una bella fortuna, sono poche le missioni che ti lasciano la libertà di uscire così facilmente. Inoltre era un modo per conoscere il territorio e incontrare la gente del posto senza dare troppo nell'occhio. Adesso che sono tornato in Italia e alla vita di prima, sento un po' la mancanza della vita in comune, ovviamente coi suoi pro e i suoi contro, certo lì ci mancavano i familiari, e bisogna anche dire che a volte i colleghi sono un po' invadenti ma almeno, quando hai bisogno, qualcuno che ti dà una mano o che ti offra la sua compagnia lo trovi sempre. Al reggimento anche se viviamo assieme ognuno ha la propria vita fuori (come è giusto che sia) e capita che tra le missioni e i vari OP si stia mesi senza rivedere alcuni colleghi.. Comunque vada anche questa è fatta, ieri ho finito le visite mediche e da domani tornerò un po' a casa a rivedere la famiglia e gli amici, sperando che non mi facciano troppe domande sulla missione!
un saluto grande a tutti e mi raccomando: prendete il toro per le corna!
Daniele
lunedì 18 gennaio 2010
Ho appeso le carte al chiodo
domenica 17 gennaio 2010
Fine mix...o missione.

In ogni caso, siamo giunti al culmine, abbiamo soddisfatto tutto - esperienza, gloria e umanità - con qualche soldino in più sul conto corrente, possiamo raccontare qualche aneddoto vissuto, ai nostri figli, mogli e amici, porteremmo con noi le immagini di quei luoghi che abbiamo condiviso con colleghi, i quali prima non conoscevamo, che appena giunti osservavamo con stupore, chiedendoci: - ma che fa'? perché lo fa così?, forse le converrebbe farlo diversamente, senza preoccuparci che per lui il fine giustifica i mezzi - però poi, a conclusione di questa missione, abbiamo imparato a conoscere e ad apprezzare quanto c’è di positivo (già... perché ognuno di noi avrà pur qualche pregio, non siamo solo difettosi) anche in colui che, 6 mesi prima, sembrava la persona più ostile e schiva in questo contesto.
Probabilmente qualcuno, giunti a questo punto, un pizzico di dispiacere lo sente, ma a compensare è il fatto che si rientra in Patria, dai nostri affetti, nelle nostre case, pronti per ricominciare la solita vita... chi alla stazione, alla radiomobile al reparto o nucleo operativo insomma alle nostre mansioni quotidiane, abbandonate per 6 mesi, per vivere questa missione sotto le sue varie sfaccettature, episodi e emozioni le quali hanno incrementato il nostro bagaglio professionale e umano, sicuramente porteremmo con noi ancora per un lungo periodo se non per tutta la vita. (quindi è o no una esperienza?)
Abbiamo condiviso 18 metri quadrati con una persona che neanche sapevamo che esistesse, in sei mesi siamo riusciti a conoscerlo, rispettarlo e confidargli anche quelli che sono stati i nostri stati d’animo in questo periodo trascorso insieme, cosa che con nostra moglie ci abbiamo messo anni e magari neanche le abbiamo mai detto.